Il numero 1 - 2019 si apre con un pressante appello dell’editoriale all’impegno per la valorizzazione dell’istruzione fonte di cultura e di integrazione: diritto di tutti, ma soprattutto dei più deboli, in un momento di forte preoccupazione politica.
Dai gufi e dai professoroni avevamo imparato che non ci si deve accanire su chi è in vinculis neanche verbalmente e che la Costituzione all’articolo 26 non prevede di marcire in carcere né che si possa ledere la dignità del detenuto e tantomeno del fermato cui nessuno può nuocere fisicamente.
Leggere che insegnanti di una scuola media di Ascoli Piceno negano ai propri studenti la possibilità di assistere a un capolavoro come Così fan tutte non può che far pensare che ci sia stato un equivoco, che l’informazione non sia corretta, che ci sia dell’altro.
La politica italiana inventa sempre nuove sfide per i traduttori: si va da “spelacchio” a “manina”.