Le parole non sono mai innocenti e quando le si manipola, il logoramento e la perdita di senso ne sono la conseguenza. Se la metafora zoomorfa e calcistica imperversano nella comunicazione politica, anche quella scolastica e quella della rappresentazione della scuola da parte dei media, contengono figure retoriche che questa rubrica intende trattare, analizzando come viene proposta la riflessione sulla scuola da un punto di vista linguistico e comunicativo, con spunti di riflessione si spera interessanti o, comunque, cercando di capire se aveva ragione l’uovo amico di Alice a pensare che quando si ha a che fare con le parole, chi comanda è il padrone.
 
Nadia Sanità

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