Sgrammaticatura una volta significava errore di grammatica, mentre in Eufemilandia, un Paese in cui si modifica il linguaggio per attenuare o nascondere gli svarioni dei politici, tale termine è diventato l’eufemismo preferito per qualificare ingiurie e errori diplomatici. Pertanto, immagino che le note disciplinari nelle scuole di tale luogo, dovrebbero adeguarsi a tale moda linguistica e quindi se gli studenti insultano i docenti, questi ultimi non se ne dovrebbero adontare e scrivere sul registro che, “sbagliando i toni e compiendo una sgrammaticatura dovuta all’enfasi appassionata dell’eloquio, chi scrive viene invitato a togliersi dai piedi e qualificato come dotato di poco acume”. Menare il can per l’aia era un altro modo di dire con cui si rimproveravano gli studenti che non rispondevano puntualmente alle domande. Studentelli mediocri attualmente usano la stessa tecnica, ma pare più elegante dire “cambiare la narrazione”. Pertanto, di fronte a offese gratuite o clamorose gaffe a livello internazionale, i cani si lasciano menare per l’aia e parlano di sgrammaticature e lezioni agli euro-bulletti a politici con esperienza e standing internazionale di ben altro livello. Spiace vedere chi dovrebbe mettere in difficoltà il potere, nasconderne, invece, la mediocrità o l’incompetenza. Non si vedono infatti molti cani da guardia dell’informazione libera, ma piuttosto cani da difesa degli indifendibili: svilire un atto nobile come visitare i carcerati con accuse ignobili è indifendibile.


 

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