Se si cercano circolari ministeriali sul 25 aprile sui siti dei vari plessi scolastici non se ne trovano, neanche in quelli delle scuole che si chiamano XXV Aprile.
Le uniche circolari sono quelle interne a proposito di ponti e interruzioni delle attività didattiche. Non arrivano circolari come quelle, meritorie, sul Giorno della Memoria. Eppure si tratta della festività civile italiana più significativa, anche per la scuola: senza il 25 aprile non ci sarebbe la Costituzione italiana e neanche l’articolo 33 che ci garantisce la libertà di insegnamento. Sarebbe importante che maestre e maestri omaggiassero la Carta e quell’articolo, raccontando ai bambini perché non si va a scuola in quel giorno. Certamente molti lo fanno, ma insieme agli ovetti pasquali e agli altri manufatti spero che qualcuno abbia ricordato la maestra Laura Seghettini e la madre del partigiano Felice Cascioni, medico e autore della canzone Fischia il Vento, che era una maestra antifascista. Sono sicura che i bambini resterebbero a bocca aperta a sentir raccontare le storie di queste due maestre. Pertanto, nella biblioteca di classe, inserite anche questi due libri: Al Vento del Nord di Laura Seghettini e Fischia il Vento di Donatella Alfonso. I bambini e le bambine di oggi potranno fa cambiare il vento di domani, come l’hanno fatto cambiare le ragazze di allora che avevano deciso di non stare a guardare:
“-Aiutami a fare qualcosa contro i fascisti
-Stai a casa a fare la calza!- mi risponde” (Marisa Sacco, La pelliccia di agnello bianco. La gioventù d’azione della Resistenza, Edizioni SEB, Torino 2008, p.12)
Marisa Sacco, maturità classica e studi universitari di Chimica, non ascoltò e con la terza divisione Giustizia e Libertà prenderà parte attiva alla liberazione di Torino. Magari almeno un giorno all’anno, dalle nostre cattedre senza fame, senza pidocchi, senza paura di essere catturate e torturate, cerchiamo di essere all’altezza di queste donne, leggendo uno di questi tre libri, gesto semplice ma rivoluzionario.