Nell’ultimo articolo scrivevo di quanto di fascistoide vi fosse nelle chiacchiere dei politici e delle leggi che approvavano ma, forse ingenuamente, non mi sarei mai aspettata di dover dire lo stesso degli insegnanti.

Dovevo ancora riprendermi dalla notizia di una maestra della primaria che si è dichiarata orgogliosa di essere fascista http://www.corriere.it/scuola/primaria/17_luglio_26/piemonte-maestra-si-vanta-facebook-essere-fascista-oscurata-add2d850-71ec-11e7-9029-c4822e477054.shtml (link esterno) che leggo sul Corriere del 23 agosto, http://www.corriere.it/cronache/17_agosto_23/insegnate-sventola-bandiera-rsi-pochi-giorni-dall-anniversario-strage-nazifascista-2be282da-87f1-11e7-a960-ee4515521d95.shtml (link esterno) che un collega si è fatto fotografare con il vessillo della Repubblica di Salò su un monte vicino a Vinca, teatro di un eccidio perpetrato dai nazisti e dai militi fascisti della brigata nera “Mai morti”, in cui vi furono 173 vittime. Non si può commentare un simile gesto ma temo che non verranno presi provvedimenti severi né nei confronti della “docente” della primaria, né nei confronti del “docente” di un istituto tecnico di Carrara, le virgolette sono d’obbligo. Tuttavia, noi qualcosa potremmo fare: il primo giorno di scuola potremmo cominciare la lezione leggendo o facendo ascoltare il testo della lapide ad ignominia di Pietro Calamandrei interpretato da Sergio Carlacchiani sul web. Oppure potremmo esordire parlando dei due episodi e dire che ci vergogniamo di avere dei colleghi del genere, ricordando la frase di Matteotti “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine”.

Io lo farò e invito inoltre, soprattutto i docenti di inglese, a celebrare con gli studenti il 15 settembre “The Few”, ossia i pochi piloti della RAF che vinsero la Battaglia d’Inghilterra, chiamati così dalla frase del celebre discorso di Churchill, “Never was so much owed by so many to so few” (https://www.nationalchurchillmuseum.org/the-few.html). (link esterno)

 

 

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